Visita della Ecc.ma Reggenza in Zambia

Foto di gruppo Reggenza alla bakery

Gli Eccellentissimi Capitani Reggenti Stefano Palmieri e Matteo Ciacci, nell’agosto 2018, si sono recati in Zambia per visitare le Missioni presso le quali sono stati realizzati i progetti di Carità senza Confini finanziati prevalentemente dai Sammarinesi.
Le Loro Eccellenze e l’intera delegazione sono stati accolti a Lusaka, presso il Forno “Bakery San Marino”, dai nostri volontari Pier Luigi Renzi, Giovannina Francioni, Debora Benedettini ed Antonella Mularoni.
Alcuni membri della Delegazione, tra cui anche Sua Eccellenza Stefano Palmieri, hanno potuto incontrare i bambini di cui si sono fatti carico avendo aderito al Progetto di Sostegno a Distanza. E’ stato un momento molto emozionante poter constatare quanta gioia può dare un piccolo gesto di solidarietà e il sorriso riconoscente dei bambini.
Questo viaggio che la Reggenza ha effettuato è stato molto significativo e molto importante per la nostra associazione, sicuro segno di particolare vicinanza e apprezzamento delle massime Autorità dello Stato, che ci ha riempito di soddisfazione.

 

TESTIMONIANZE
“Grazie alla decisione dell’Ecc.ma Reggenza di visitare a fine agosto lo Zambia, per vedere le strutture finanziate prevalentemente dai Sammarinesi in tanti anni grazie a Carità senza Confini e per inaugurare una scuola sorta grazie alla generosità di aziende sammarinesi, sono partita insieme a Gigi e Giovanna Renzi alla volta di questo paese così lontano, in cui da molto tempo oramai Carità senza Confini è presente.
Animata da tanta curiosità, ma soprattutto dalla voglia di capire una realtà profondamente diversa dalla nostra.
A distanza di quasi due mesi dal viaggio in Zambia, mi sono chiesta quali fossero le emozioni più significative di questo viaggio, ciò che mi resterà come ricordo indelebile.
Le emozioni sono numerose, diverse e forti.
La più grande: il contatto coi bambini, numerosissimi, tutti dal sorriso radioso, che vanno a scuola, sono assistiti o che mangiano almeno una volta al giorno grazie al nostro aiuto.
Poi il contatto con tutte le persone, di qualsiasi età, che sono curate o assistite grazie alla generosità di chi dalla vita ha avuto di più sul piano materiale. In un paese dove l’aspettativa di vita è estremamente bassa, soprattutto per chi appartiene alle fasce meno agiate.
La consapevolezza crescente che tante cose che a noi sembrano necessarie sono assolutamente superflue; il sentimento di ingiustizia nel pensare a quanto noi buttiamo, a fronte di tante persone che invece faticano a mangiare una sola volta al giorno. E lo sconforto nel constatare che ciò che si fa è estremamente significativo e merita assolutamente di essere fatto… anche se rappresenta purtroppo solo una goccia nell’oceano delle necessità di molti bambini, giovani, adulti, anziani.
Ancora, la constatazione di vivere (noi) in un paese che offre grandi tutele e reti di protezione per chi ne ha bisogno, che ci permette dunque di vivere a lungo e di godere di una esistenza piena di cose positive, come la possibilità – per tutti – di avere di che nutrirci, di andare a scuola ed essere curati. Contrariamente a ciò che avviene in tanti altri paesi, soprattutto di altri continenti.
E l’ammirazione per chi ha deciso di dedicare tutta la sua vita agli altri. Una vita piena di fatiche ma allo stesso tempo di gioie grandi. Gioie che nelle nostre società non vediamo più, la maggioranza delle persone appare sempre scontenta di tutto, superagitata anche di fronte ad autentiche sciocchezze. Il sorriso degli Zambiani di fronte al poco che hanno è la prova più forte che noi “occidentali” abbiamo perso il significato delle cose che contano davvero. Che sanno rendere felici l’essere umano molto più delle cose materiali, che ci sembrano indispensabili e che in realtà servono a colmare un grande vuoto, che poi in verità non si colma mai.
Un GRAZIE SENTITO ai Capitani Reggenti Stefano Palmieri e Matteo Ciacci, che con questa visita hanno inteso esprimere l’apprezzamento delle massime istituzioni per i tanti Sammarinesi che negli anni con grande generosità hanno contribuito a progetti significativi di educazione, cura e sviluppo e la loro vicinanza a coloro che sono nati in paesi più poveri, hanno meno opportunità di noi … ma sono nostri fratelli e sorelle”.
Antonella

“…..Carità senza Confini ha chiesto ai propri aderenti chi avesse avuto piacere di fare questa esperienza e Gigi, che è sempre molto disponibile, ha accettato e, nonostante tutte le mie perplessità e paure, alla fine è riuscito a convincermi a seguirlo.
In rappresentanza di Carità senza Confini eravamo in tre, Antonella Mularoni, Gigi Renzi e Giovanna.
Abbiamo viaggiato con la compagnia aerea Ethiopian-Airlines perché è l’unica che accetta di trasportare bagagli di peso eccezionale, infatti avevamo noi tre due valigie ciascuno, vale a dire un totale di 140 Kg., contenenti indumenti, cibo, materiale scolastico, giocattoli, saldatrice e attrezzature varie da consegnare alle realtà che avremmo visitato.
Abbiamo visitato cliniche pediatriche, ospedali, lebbrosario, orfanatrofio, laboratorio dove si produce lo YOLA-YOLI (integratore alimentare) molto prezioso per bimbi malnutriti.
I Capitani Reggenti hanno inaugurato una nuova scuola e hanno posato la prima pietra di un’altra scuola da costruire a Chililabombwe e in quelle occasioni Gigi ed io abbiamo avuto l’onore ed il piacere di cantare l’inno di San Marino.
L’ accoglienza che abbiamo ricevuto dovunque è stata commovente e calorosa, non sono mai mancati i balli dei bimbi e degli adulti al ritmo dei tamburi; i bambini molto educati e composti ringraziavano sempre, i più piccini ci stimolavano a prenderli in braccio, erano di una dolcezza commovente; sicuramente sono situazioni che ti prendono nel profondo, impossibile rimanere indifferenti.
A questo punto, che dire ?
E’ stata una esperienza bella, importante e molto coinvolgente; sono sicura che rimarranno impresse in me tutte le sensazioni che ho provato; sono molto felice di averla fatta e la consiglio caldamente a chi pensa di volerla fare, anche perché è un viaggio che ha una sua unicità e particolarità, difficilmente paragonabile a qualsiasi altro viaggio.
Ammiro profondamente tutti coloro che lavorano in Carità senza Confini per tutto il bene che fanno per i più bisognosi e li ringrazio, perché è per merito loro che ho potuto fare questa meravigliosa esperienza”.
Giovanna
Quando Rita, il Presidente dell’Associazione Carità senza Confini, mi ha anticipato, prima della partenza per lo Zambia al seguito degli Ecc.mi Capitani Reggenti, Stefano Palmieri e Matteo Ciacci, lo scorso agosto, che avrei potuto incontrare Nelson, il bimbo di 11 anni che ho adottato a distanza, non ho potuto nascondere la profonda commozione e gli occhi mi si sono riempiti di lacrime. Erano lacrime di gioia, di turbamento e forte emozione. Sentimenti che ho provato ancora più forti quando ho incontrato il “mio” Nelson. Il giorno dell’incontro, a Chililabombwe, nel rispetto delle tradizioni del Paese, Nelson si è presentato con una danza tipica in segno di gratitudine, ed io in quel turbinio di musica di canti e di colori, ho ringraziato in cuor mio quel bimbo per avermi dato il privilegio di vivere quella grande emozione che si prova, anche con un piccolo gesto, nell’aiutare chi ha più bisogno!
Grazie Nelson
Silvia Berti

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